Il metodo migliore per valorizzare le piante perenni è il bordo misto, ovvero un’aiuola, generalmente molto allungata, dove sono coltivate insieme molte specie e varietà, accostandole con criteri di altezza, forma e colore. Una dimensione raccomandabile sarà di almeno tre metri per nove, ma sono diffusissimi dei bordi di anche solo un metro e magari cinquanta di lunghezza, perché seguono il profilo di un sentiero o una siepe sempreverde. Certo i migliori risultati si ottengono in una bordura sufficientemente larga. Il concetto di limitare la bordura con un sentiero è sempre valido, anzi auspicabile, infatti un’aiuola solitaria in mezzo ad un prato non è mai di grande effetto. Il sentiero potrà essere rettilineo o curvilineo a seconda dell’architettura dell’abitazione o delle esigenze del giardino, anche se i risultati migliori si ottengono nei giardini di campagna e con forme poco rigorose. Anzi alcune bordure sembrano imitare le forme del fiume dove la sinuosità, abbinata al mistero che invita oltre la curva, valorizza enormemente le erbacee perenni. Siccome queste hanno l’unico svantaggio di non essere presenti nella stagione invernale e nei primi giorni della primavera, si potranno accompagnare con qualche macchia di cespugli sempreverdi e dalla fioritura precoce. Anche le rose e alcune acidofile trovano un giusto impiego in abbinamento con le perenni, soprattutto le varietà antiche e inglesi. Il fascino di un bordo misto dipende molto dalla combinazione delle piante che lo compongono. Innanzitutto si disporranno le perenni alte sul fronte arretrato rispetto al limitare del sentiero o vialetto. Lupini, achillee, digitali, altee, speronelle e verbasco, sono già un buon inizio per preparare una quinta a fioritura scalare di almeno 100-150 cm, da aprile a settembre. Sempre riunite in macchie e in posizione mediana si pianteranno erbacee non più alte di 40-70 cm come Polemonium, Gipsophilla, Eryngium, Aster, Sedum, Linum, ecc. Il bordo anteriore invece sarà di piccole perenni magari a cuscino e preferibilmente folte come: Dianthus, Thymus, Dicentra, Geranium, Geum, Origanum, Nepeta ecc. Il colore dei fiori è la prima cosa che attrae nella scelta delle piante per il bordo misto. Non vi sono regole precise, perché si possono mescolare senza troppa attenzione tutti i colori ottenendo comunque discreti risultati, oppure si può valutare di accostare sfumature di un solo colore trasformando il bordo misto in un ricercato esercizio paesaggistico talvolta di notevole fascino. Un suggerimento sempre valido è quello di porre i colori più caldi in primo piano (rosso), per poi andare sulle piante più lontane con tonalità fredde (bianco-grigio). Con questo sistema si amplia l’effetto ottico di profondità, facendo sembrare l’aiuola più larga di quanto è effettivamente. Il colore dei fiori però non è tutto, l’enorme scelta di piante permette di valutare anche altre caratteristiche che aumenteranno il fascino di una bordura. La forma e il colore delle foglie per esempio è per certe specie addirittura più importante del colore dei fiori. Hosta, Achillee, Polemonium, Pulmonaria, Astilbe, Bergenia, Euphorbia e quasi tutte le graminacee, si dovrebbero scegliere per la forma e colore del fogliame, un complemento necessario soprattutto quando nell’aiuola le fioriture sono scarse (piena estate). Anche l’aspetto autunnale non è da sottovalutare, quando per esempio alcune perenni presentano una gran varietà di fiori essiccati o capsule contenenti semi come: Papaver, Achillea, Anaphalis, Echinops, Gypsophila, Alchechengi ecc.
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