Originarie del Messico e portata dai viaggiatori europei nel XVI sec, da allora molta strada è stata fatta da questi simpaticissimi e bellissimi fiori. Fiorendo da agosto al tardo autunno, le dalie danno il meglio di se proprio in settembre.
Sarchiatura. Se ancora non hanno raggiunto dimensioni considerevoli, o per le varietà a sviluppo contenuto, si provveda a sarchiare tra una pianta e l’altra, con l’accortezza di non scendere oltre i 2-3 cm di profondità, per non rovinare le preziose radici tuberose. Anche in questo mese le erbacce infestanti vanno adeguatamente “mortificate” per evitare che vadano a seme.
Tutori. Le piante a sviluppo vigoroso, quelle oltre i 100-150 cm di altezza, devono essere supportate con sottili canne di bambù magari formando con le stesse delle impalcature per tendere dei fili di raffia su cui poggeranno i numerosi getti laterali, quelli che poi sopporteranno il peso dei grandi fiori.
Sbocciolatura. Il portamento naturale di molte dalie è di piante assurgenti con pochi fiori laterali che concentrano i fiori più belli e grandi in alto. Per questo motivo e nei mesi precedenti si dovrebbe aver cimato tutti i getti in alto al fine di formare piante dallo sviluppo armonico con grandi fiori distribuiti su tutta la pianta. In questo mese si è ancora in tempo per diradare i boccioli abbastanza sviluppati, eliminando (sbocciolatura) quelli al di sotto del bocciolo brincipale. Anche l’eliminazione delle foglie basali del fusto principale, quelle a pochi centimetri dal terreno, aiuterà a formare piante ben sviluppate e vigorose.
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