Molte erbacee vengono scelte per la fioritura, colorata e abbondante, per la forma delle foglie, per il loro portamento, il profumo ecc, alcune però vengono scelte e basta!…cioè si sa che non sono adatte al clima italico, non sempre clemente e mediterraneo, ma anzi nella maggior parte dei giardini è freddo, umido e continentale. Per le erbacee “esotiche” che nella bella stagione hanno regalato strane o particolari fioriture arriva ora il momento di pensare ad un ricovero invernale, un luogo dove trascorrere con sicurezza le lunghe giornate di freddo. La situazione è comune a molte Nicotiana, alle Salvia involucrata, guaranitica, uliginosa, patens, blepharophylla, le Lobelia, la Calathea majestica, le Musa (basjoo, ornata), alcuni Agapanthus (praecox) e Alstroemeria, molti Mimulus (Royal Velvet, Lewisii) e alcune Lavandula (dentata, stoechas, multifida). Per queste un posto sicuro è la classica veranda addossata al muro di casa, ben esposta al sole in cui raramente la temperatura arriva allo zero. Anche una serra senza troppe pretese sarebbe una buona soluzione, magari con una piccola stufa elettrica o a gas da collegare ad un termostato. Garage e sottoscala servono solo se ben illuminati. Ovviamente tutte le piante dovranno essere coltivate in vaso. Tra le piante da proteggere si potrebbero anche annoverare tutte quelle che proprio rustiche non si possono definire. Sono cioè erbacee che non risentono di minime fino a –5 o -7°C, ma che per stare veramente tranquilli bisognerebbe ricoprire con un buon strato di pacciamatura a base di fogliame (di felce) o torba. Il caso è simile per tutte le Kniphofia, gli Eremurus, la Gunnera manicata, l’Asphodelus albus, le Dicentra, i Penstemon, gli Origanum, gli Erysimum, la Diascia vigilis, l’Aciphylla squarrosa e aurea, i Mimulus e tutti gli Helichrysum.
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