Serre. La difesa dal freddo: 1^ parte.

Siamo agli sgoccioli o meglio la stagione è terminata. Brutte giornate di vento, pioggia e più su neve, accompagnano inesorabilmente ogni nostra azione e quando il sole splende alto lo si accoglie con immensa gioia, più di quanto non succeda in primavera o d’estate. Tutte le piante che sono di questi climi non hanno problemi a passare i quattro mesi invernali, anzi ne approfittano per riposare un poco, ma delle piante del giardino che sono giunte dai paesi esotici o quelle mediterranee, bisogna considerare la loro scarsa attitudine ai gradi sotto lo zero o anche solo vicini ad esso. Non parlo delle piante d’appartamento classiche, quelle che stanno solo e sempre tra le quattro mura domestiche, ma per esempio: limone, bougainvillea, agapanthus, begonia, calla, cyclamen, datura, eucalyptus, gardenia, gerbera, impatiens, lantana, passiflora, pelargonium (geranio) ecc. Tutte piante bellissime che nella bella stagione fanno parte ormai delle nostre corti, balconi, terrazze, solitamente tenute in vaso, ma che d’inverno non sopporterebbero il freddo, quindi per loro vediamo il da farsi. Il sistema migliore consiste nell’approntare una serra riscaldata, si tratta di un piccolo o grande investimento che però potrà dare enormi soddisfazioni ad un vero appassionato di giardinaggio. Prima di acquistare è opportuno consultare molti cataloghi e avere chiaro in mente quante piante intendiamo coltivarci dentro. In commercio ve ne sono di tipo hobbistico munite anche di impianto di riscaldamento, generalmente poco costose ma anche poco spaziose. A questo proposito ricordate che la serra più è ampia e meglio conserva il calore, ma è ovvio che oltre a certe dimensioni, se le piante da riparare sono poche, non è bene andare. Se siete pratici di bricolage potete risparmiare moltissimo, magari facendovi costruire una semplice struttura portante in tubolare di ferro zincato su cui andrete a stendere una copertura in plastica a doppio strato (tipo carborux). Le serre in vetro e ferro o alluminio, sono ancora oggi un classico ma in commercio incalzano modelli dall’estetica particolarmente ricercata come quelle in legno e vetro, magari progettate su misura e seguendo i canoni stilistici dell’abitazione. Le serre in legno e vetro sono proposte anche da aziende locali che sanno proporre veri piccoli gioielli per l’appassionato. Questo tipo di strutture riscaldate permettono la coltura invernale di tutte le piante freddolose, ma sarebbe uno spreco enorme utilizzarle per coltivare pomodori e insalate. Comunque sia costruita la serra, deve essere robusta, cioè deve sopportare facilmente il carico della neve e la spinta del vento. Scelta la serra la si colloca sul terreno, ma tenendo conto dell’esposizione. La serra deve essere posata in un luogo aperto, soleggiato e il più lontano dagli alberi. L’eventuale ombra sulle pareti della nostra serra abbassa di molto il potenziale “effetto serra, cioè le radiazioni luminose di tipo infrarosso corto, irraggiate dal sole, che riscaldano tutto ciò che sta all’interno di uno spazio limitato da vetri o altro materiale trasparente. Con l’effetto serra il calore viene catturato e conservato. Quindi non è solo il riscaldamento interno che possiamo fornire con stufe o termosifoni a mantenere la temperatura su certi valori, ma anche e soprattutto “l’effetto serra”. Alberi di tipo sempreverde possono rappresentare però un valido aiuto se piantati sul lato a nord della serra, perché non proietteranno ombre e anzi salvaguarderanno la struttura dai forti venti di levante e del nord. Comunque è meglio non situare la serra troppo lontano dall’abitazione, per ovvi motivi di collegamento con l’impianto elettrico e idrico, ma anche per comodità d’accesso. Una ultima raccomandazione: orientate sempre il lato più corto della serra sull’asse nord sud. La prossima settimana vedremo come allestire e mantenere efficiente la serra dei nostri sogni.

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