Proprio così, sotto le rose di solito non si mette niente, cioè il terreno è spoglio. Il giardiniere appassionato dovrebbe però, prima di intraprendere qualsiasi progetto, darsi una occhiata intorno. Per esempio: osservare quello che accade in natura, la vera maestra di ogni attività umana. Nei boschi, come nei prati o lungo i fiumi, i vegetali ricoprono sempre il terreno, sono la vera “pelle” della Terra, ad esclusione ovviamente delle zone dove il clima è proibitivo, come l’alta montagna o i deserti. Un’aiuola di rose non dovrebbe fare eccezione, sono molte le possibilità di rinverdire, sotto la chioma, le amatissime regine dei fiori. Certo le protagoniste rimangono loro, ma possiamo immaginare un quadro d’autore senza una degna cornice ?
Vediamo alcune possibilità consentite dalle erbacee perenni. Tenendo conto della rusticità e capacità di vivere a contatto con le spinose sorelle maggiori, basiamo la nostra scelta anche sul periodo di fioritura e bellezza della pianta. Il colore della fioritura è invece dipendente da quello delle rose presenti, per stare tranquilli diciamo che il bianco e grigio (fogliame) vanno sempre bene, ma ovviamente si può osare di tutto. Una erbacea già ampiamente utilizzata per questo scopo è il Cerastium tomentosum, alto appena 15 cm, molto vigoroso e con il fogliame grigio argento è l’ideale per ricoprire velocemente e formare un vero e proprio cuscino al piede delle rose. L’unica attenzione per questa erbacea che fiorisce abbondantemente di bianco da maggio a fine giugno, la si deve porre nel tagliare almeno i due terzi della parte aerea nel mese di luglio. Solo così avremo piante sempre sane e dall’aspetto ordinato. Si consigliano almeno 10-12 piante al metro quadro, se acquistate in vasi da 8×8 o 10 cm di diametro. Meno utilizzati sono i Dianthus, ma un folto tappeto alto appena 15-20 cm di Dianthus deltoides “Albus”, bianco puro e fogliame verde brillante, esalta tantissimo le “Winchester Cathedral” di David Austin, anch’esse bianche e molto profumate. Elegante ma anche più esigente è il Dianthus arenarius, i cui petali sfrangiati formano una bassa nuvola candida ed eterea, per esempio al piede di “Bonica 82” di Meilland, fiori rosa intenso da maggio all’autunno. I dianthus rossi o porpora scuro come i meravigliosi Dianthus deltoides “Nelli” possono accompagnare le rose dai toni rosso scuro (o mattone) come le affascinanti e misteriose “Tuscany Superb”. Alla base di un’altezzosa “Magenta” di Kordes, fioritura lavanda rosacea, si possono allargare liberamente delle Campanula carpatica “Blu Clips”, blu-violetto da giugno a settembre, alte appena 25-30 cm ma veloci nell’occupare lo spazio disponibile. Se preferiamo il bianco la varietà “Alba” fa il caso nostro. Sempre rimanendo tra le campanule, i fiori azzurri (15 cm) da giugno ad agosto di Campanula garganica, si abbineranno perfettamente con tutte le rose bianche, rosa-lavanda, rosa-lilla e crema…un esempio? Le “Eglantyne” di Austin (rosa pallido) o le “Lavender Lassie” di Kordes (rosa lavanda). Per un metro quadro calcoliamo almeno 8-10 piante di campanule o dianthus. Ottimi compagni delle rose antiche si rivelano molti Geranium a portamento prostrato come i Geranium cinereum “Ballerina”, alti appena 15 cm e di un bel rosa violaceo con nervature più scure, fioriscono da maggio ad agosto, così come i Geranium cinereum “Splendens”, simile al primo ma rosa più scuro. Di questi ne serviranno almeno 7-8 al metro quadro, evitando di disporli troppo addossati alle piante di rosa. Poco più alti e dal portamento ancora più cespitoso sono i Geranium “Johnson’s Blu”, ideali per gli esemplari di rosa più alti e formati da molti anni. Questi sono più tappezzanti dei precedenti e ne basteranno 6-8 al metro quadro. Interessante è anche l’abbinamento Gypsophila repens “Rosea” con le “Countryman” rosa brillante e profumata di Austin, oppure con le “Mary Rose”, anch’esse rosa intenso e fragranti, sempre del famoso ibridatore inglese. La Gypsophila repens, anche nella versione “Alba” a fiori candidi, forma un cuscino folto e un po’ disordinato quindi si abbinano bene alle rose inglesi dall’aspetto country da cottage garden. Basterà piantarne una decina al metro quadro per ottenere ottimi risultati. Molto più ordinati e “rigorosi” sono i timi, e qui c’è veramente da sbizzarrirsi. Per esempio il Thymus citriodorus “Aureus” o il Thymus citriodorus “Bertram Anderson” hanno il fogliame giallo-verde che forma un cuscino fitto nelle posizioni più luminose e rappresentano una ottima cornice per le rose a fiore giallo come le “Ambassador” (giallo e albicocca) o le “Gioia” (giallo-rosa) di Meilland.
Foto di Danilo Piovanotto. Rose inglesi nel giardino di Chateau du Rivau
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