Perdere il treno, perdere le chiavi dell’auto, perdere peso, perdere fiducia, perdere la partita….anche perdere l’amore. Ecco quest’ultima perdita è quella che fa più male, che fa tremare il cuore, le gambe e la terra che ti sta intorno.
Erano le nove e trenta di sera quando, entrando in cucina, ho avuto una strana sensazione: frulli e sbattere d’ali, sensazione che divenne però certezza di farfalle che fuggono, farfalle che scappano impazzite e non quelle da innamorati che svolazzano in pancia, no no… bensì proprio lepidotteri alati entrati dalla finestra, attratti dalle lusinghe della luce e poi spaventati dalle esagerata litigata che urlava dallo schermo bluastro del televisore. Era l’inizio di una delle tante “litigate in diretta”, quella sottospecie di intrattenimento popolare escogitato dal Dio della TV per impedire alla gente di pensare troppo ai propri malanni. Facciamo litigare destra e sinistra ed è come Juve Vs Torino, oppure Milan Vs Inter. Devono averla pensata in qualche stanza dei bottoni e ci sono indubbiamente riusciti perché ormai questi talk show spopolano in ogni rete con un risultato subito evidente: lentamente e inesorabilmente la popolazione è scivolata nell’apatia, nel silenzio o peggio nella rassegnazione dogmatica. Mi faccio di tv spazzatura, travestita da intellettuali e pseudopolitici, per dimenticare, per non reagire e per non indignarmi. In questo modo non si creano nuovi e strani ideali, niente che possa disturbare.
Così le farfalle sbattono contro lo schermo bluastro scandalizzate di tanto chiasso per nulla, mentre avrebbero da urlare certamente dell’uso indiscriminato di piretroidi che minacciano le api ma non solo loro. Avrebbero da dire i cari lepidotteri notturni della carenza di lucciole che non fanno solo poesia, della tipula che non fa solo danni alle orticole, perché tutti loro, i piccoli esseri alati e non, fanno quello che ci si ostina a chiamarla “biodiversità”.
Ma dov’è questa decantata biodiversità ? dov’è questo concetto/scienza/utopia che riempie la bocca a scienziati e professori in conferenze, meeting e così tante riunioni che basta una accelerata del Boeing di ritorno (o andata) ad uno di questi appuntamenti per bruciare belle fettone di torta biodiversa. Cosa è rimasto della biodiversità che nessun politico conosce veramente se non per aversene riempito le guance, come un criceto ingordo che utilizza il cibo per imbottirsi il nido. Quanto è rimasto di biodiverso di un occidente che può vantare una simile e nobile definizione solo dai duemila metri in su. ???