L’immobilismo forzato ha permesso a molti di ritrovare la propria creatività, oppure di perderla (con 3 figli in 60 mq a volte è impossibile anche solo pensare…), ad altri ancora di scoprire cose inaspettate (per es: le chiavi che si credevano perse due anni fa); alcuni hanno capito che il lavoro ad attenderli non sarà per sempre e perfino che il compagno adatto per proseguire il sentiero verrà salutato al prossimo “incrocio”. Bene o male, ma mi piace pensare sia sempre bene, tutti noi ci siamo ritrovati altro tra le mani. I dati, statistiche più o meno reali e vai a sapere se son verità, ci dicono che molti hanno maturato una sensibilità diversa anche nei confronti dell’abitare: ora il sogno per tantissimi pare essere una casa in campagna o montagna. Un luogo finalmente a misura d’uomo e donna, di bambino, di cane, di galline e orto, ovviamente di giardino. Bene, li aspettiamo, qui in vallata sono moltissime le case in stato di abbandono o anche solo chiuse a chiave e dimenticate da proprietari che hanno maledetto quella eredità (pensa alle tasse e alle manutenzioni). In realtà sono un’infinità le dimore agresti lasciate ai rovi un po’ ovunque, potrebbe essere il momento per rivalutare quei muri ? Ci penso da giorni, in effetti molti professionisti, impiegati, insegnanti ecc, hanno imparato che si può lavorare da casa senza troppe difficoltà e farlo da un palazzo al quinto piano o da una bicocca tra i campi e i boschi non fa molta differenza (connessioni stabilite s’intende).
Siori e Siore prego venite venite!!
La terra, il sole, la luna, gli alberi, vacche al pascolo, galline raminghe, i bei panorami, non vedono l’ora di contare nuovi abitanti tra queste contrade. Lasciate finalmente il bucolico che è in voi libero di esprimersi, di zappare e coltivare qualche fagiolo, un’insalata, due pomodori, rose e fiori e poi di passare due ore in riunione col capo, ma all’ombra della topia di uva fragola, o tra accoglienti mura dove scoppietta la stufa a legna, e che hanno molto da raccontarvi. Se non temete l’impatto di una natura benigna ma anche matrigna, fate il balzo, quando vi capiterà un’altra strana e favorevole combinazione come questa. Strana, perché nessuno ci avrebbe scommesso una lira su un evento così particolare, forse era più semplice ipotizzare una guerra, perfino un meteo cataclisma, ma un virus nel 2020…mah. Favorevole, perché grazie o purtroppo per l’evento, combinato alla crisi economica, mai come adesso i prezzi delle case continuano a scendere. Ora, pensare di cambiare casa, trasferirsi in campagna o montagna, sostituire frenesia e stress con ritmi pacati è possibile, non per tutti ma per molti si. In fondo la vera ricchezza cos’è? Tanto denaro e poco o niente tempo per poterlo spendere? Dirigere uffici ai massimi vertici dove puoi essere sostituito in un baleno perché l’unico metro di giudizio è rendita e produttività? Potersi permettere sempre l’ultimo giocattolo/gadget tecnologico, fatto apposta per creare il “bisogno” ? Non credo, non credo proprio. Oggi la vera ricchezza è avere tempo, per se, per la famiglia, per vivere. Tempo per guardarsi intorno e fare cose con la testa o le mani, creare, coltivare. L’esperienza di un giardino, un orto, alberi da frutto, un bosco; poter vedere e sentire le stagioni che cambiano, l’aria che gira, un volo colorato. Oggi nel 2020 ecco cosa è la ricchezza.
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