C’è qualcuno seduto all’ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa.
(Warren Buffett)
Abbiamo tanto bisogno dell’ombra come del sole. Se in una ipotesi fantascientifica sparisse all’improvviso l’ombra, tutti noi avremmo pochi mesi di vita, il sole incenerirebbe ogni cosa. Abbiamo bisogno della nostra parte luminosa e chiara tanto quanto di quella oscura e nascosta.
Nel giardino, generalmente, si cerca di favorire il sole ed i suoi effetti. Soprattutto al nord, dove l’inverno è lungo e freddo, l’esposizione al sole della casa e del terreno fanno la differenza (anche di prezzo) nel risparmio di energia termica utile al riscaldamento. Quando sul lato sud della casa crescono conifere sempreverdi si ringraziano per la frescura estiva ma si maledicono d’inverno perché proiettano il loro cono d’ombra sulle pareti e sul tetto dell’abitazione; dove nevica tanto, anche il ghiaccio rimane a lungo nell’ombra di pini e abeti. In queste situazioni meglio senz’altro le latifoglie che si procurano ombra d’estate ma d’inverno si lasciano attraversare dalla luce e permettono l’insolazione benefica.
Nel medioevo (ma prima ancora nel giardino romano e nei giardini arabo ispanici), l’Hortus conclusus ovvero il giardino recintato, era luogo di coltivazione, preghiera ma anche convivialità, e trovava naturale collocazione proprio all’interno di chiostri che permettevano di percorrerne il perimetro al riparo dal sole e dalla pioggia. Se mancava il chiostro non era raro un perimetro del giardino formato da pergolati dove trovavano coltivazione la vite, le rose o altri rampicanti produttivi di frutti o fiori; solo così i ricchi proprietari (e i monaci) ne potevano fruire senza “abbronzarsi” troppo, essendo proprio il colore dato dal sole un segno distintivo con la plebe e i contadini.
Le condizioni climatico-ambientali sono notevolmente cambiate in questo ultimo decennio e il trend non accenna a diminuire; soprattutto le temperature estive sono aumentate un po’ ovunque. Passeggiare in un giardino con molte zone d’ombra ha i suoi vantaggi e ci offre l’opportunità di ripensare forme e colori e di creare aree dedicate alla convivialità, al riposo, alla lettura e perfino allo sport…ma in ogni caso all’ombra, sia di alberi che attraverso l’impiego di strutture.
Le strutture, dalle più semplici vele alle più complesse pergole sono alternative agli alberi ma anche complementari. E’ il caso di un giardino molto piccolo dove addirittura un albero occuperebbe troppo spazio vitale alle altre piante, mentre una semplice pergola in legno ha un volume ben definito o gestibile. Altra cosa invece è un grande giardino dove proprio alberi e pergole, gazebi, tende, tunnel, porticati, possono pacificamente convivere e anzi ne diventerebbero la caratteristica principale. Strutture o alberi diventano ora protagonisti per un giardino più vivibile e piacevole, il clima cambia e cambiano gli stili.