Il cielo di questi giorni non invoglia certo a mettere mano agli attrezzi per il giardino, al massimo strappiamo qualche erbaccia cresciuta a dismisura col favore della pioggia insistente, oppure stacchiamo i fiori rinsecchiti delle rose inglesi, sperando che ne facciano ancora prima del gelo. Eppure la stagione sarebbe propizia per i nuovi trapianti, anche se l’opinione comune, che diciamolo chiaramente non ha riscontri tecnici di nessun tipo, vorrebbe unicamente la primavera per preparare le aiuole. In effetti le erbacee perenni e gli arbusti messi a dimora in autunno danno risultati eccellenti, spesso superiori a quelli piantati in primavera. Perché…? intanto perché il clima è fresco e il terreno, anche se umido, è nelle giuste condizioni. Le piante trapiantate ora hanno ancora tutto il tempo per affrancarsi e sviluppare le nuove radichette, che daranno la giusta spinta vitale a tutta la pianta nel risveglio primaverile. Praticamente già sistemate nella loro nuova abitazione, saranno così le prime a crescere, immagazzinando (da subito) la nuova energia della primavera. Quelle che invece trapianteremo da marzo in poi potrebbero subire qualche gelata primaverile e quindi avere un calo della fioritura e comunque della crescita. Talvolta poi, la primavera decorre molto piovosa e quando decideremo di fare un nuovo prato o tirare su la nuova siepe, o anche solo rifare o realizzare la nuova bordura e aiuola, troveremo al loro posto solo pozzanghere che faranno spostare sempre più in là l’inizio dei lavori, e con il clima pseudo tropicale che si è instaurato non è affatto difficile una simile condizione. Quindi l’autunno sembra, e ovviamente uso il condizionale non essendoci più nulla di certo da ciò che ci viene dal cielo, una stagione più stabile e favorevole al rifacimento dei giardini, ma anche solo all’aiuola dove ci piace mescolare rose e delphinium, ginestre e saponaria, timo e lavanda. Oltre alle giustificazioni climatiche vi è anche una motivazione meno tecnica ma di sicuro interesse per coloro che nel giardino non vogliono le solite piante. Quasi tutti i vivai hanno in questa stagione ancora una ottima scelta di arbusti, rose e acidofile, ma nelle aziende più specializzate, dove le piante vengono coltivate e non solo rivendute, il catalogo è veramente vasto, permettendoci di dare libero sfogo ai progetti più originali e creativi. Ormai, l’appassionato giardiniere che nel proprio spazio verde vuole collezionare e sperimentare, non si accontenta più dei soliti punti vendita più o meno forniti, ma ha l’abitudine e il piacere di andare in luoghi anche lontani, oppure nelle fiere di settore o comunque dai vivaisti che sanno proporre fornitissimi cataloghi di piante anche rare. Costoro non si fermano certo al 21 settembre, la loro passione non conosce ostacoli ne di tempo ne di luogo, e per chi sente dentro il giardinaggio come una “malattia” (sanissima) che sale, il mio consiglio, di vivaista e convinto amante dei fiori, è di seguirne le orme.
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