Il caldo e il freddo sono i due estremi da tenere in considerazione ogni volta che si pensa al risparmio energetico, ma un aiuto può venirci anche dalle piante, soprattutto se queste sono fatte crescere sul tetto.
Talvolta e specialmente nel centro-sud le abitazioni presentano il tetto semplicemente in piano e ricoperto da una guaina catramata che impedisce all’acqua piovana di penetrare. In queste situazioni si può intervenire con le piante perenni e con bassi arbusti ricoprendo quasi completamente il tetto di piante, facendo assumere alla struttura un aspetto lussureggiante, non privo di fascino. Per l’opera si consiglia l’intervento di alcuni professionisti che provvedano ulteriormente ad isolare la copertura e a provvedere affinché si possa ottenere uno strato di terreno coltivabile di almeno 25-40 cm, drenato con le apposite tubazioni di scolo e irrigato da un impianto automatico. I risultati sono spesso strabilianti e sebbene la pratica non sia ancora diffusa nel nostro paese lo è invece in Germania o nei paesi nordici, dove si è capito da tempo che la copertura vegetale favorisce la tenuta termica sia d’inverno che d’estate, oltre ad abbellire la casa. Se lo strato di terreno utile è limitato a pochi centimetri si dovrà rivolgere l’attenzione a piante che si adattano a condizioni estreme come i sedum o i sempervivum. Se invece lo strato a disposizione è sufficiente per un’adeguata posa di piante, allora la scelta diventerà praticamente infinita, anche se il nostro consiglio è di non superare l’altezza massima delle perenni o degli arbusti di 80-100 cm, per evitare il sradicamenti in caso di forti venti e/o temporali.
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